sabato 6 luglio 2013

Gioielleria Udinese

La squadra friuliana è da tempo una delle vetrine più costoste e ambite d'europa. Anche quest'anno non mancano gli ammiratori per i gioielli della famiglia Pozzo.


Il primo è Luis Muriel: il colombiano(classe'91) è una delle seconde punte più talentuose del nostro campionato e il suo cartellino è valutato intorno ai 25/30 mln di euro; esploso nelle fila del Lecce, dove era in prestito, ha sempre abbinato a grandi prestazioni anche la capacità realizzativa. Tornato al Friuli non ha potuto aiutare la causa di Francesco Guidolin dalla prima partita dello scorso campionato perchè frenato da un infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi fino all'inizio del 2013. Dopo aver recuperato dall'infortunio ha potuto siglare 11 goal prendendosi il posto da titolare fisso affianco a Totò Di Natale,punto fermo dell'attacco.
Un altra grande promessa è senza dubbio Roberto Pereyra(classe'91) ; mezz'ala o esterno destro ,è arrivato ad Udine nel 2011 dal River Plate dove si era messo in luce con 45 presenze totali. La stagione che si appresta ad affrontare potrebbe essere quella della decisiva affermazione sugli alti livelli sui quali ha giocato spesso quest'anno.
Recentemente invece ha abbandonato Udine Mehdi Benatia, colonna portante della difesa per 3 anni, direzione Roma, che lo ha pagato  6.5 mln più le comproprietà di Verre e Nico Lopez.
Il prossimo ad esplodere potrebbe essere Zielinkski(classe'94) trequartista molto dotato tecnicamente e già maturo mentalmente.
Da annotare inoltre che Gino Pozzo è proprietario anche del Granada e del Watford al quale recentemente sono andati Angella e Fabbrini.

1 commento:

  1. Certo la squadra di Pozzo è una fucina di talenti: il segreto dovrebbe essere una schiera di osservatori di primissimo piano!
    I valori dei giocatori schizzano alle stelle e stupisce soprattutto la quantità di talenti scovati (per lo più sono stranieri). Questo ci rimanda anche alle altre proprietà dei Pozzo (vedi Granada e Watford), che possono dire la loro con rose di tutto rispetto.
    Gran parte del merito va data all'ambiente, ad una cultura, permeata di umiltà e senso del dovere, difficile da imitare. Gran lavoro anche da parte di Guidolin che lavorando vicino casa sta trovando le sue giuste dimensioni, con grandi risultati.
    Un club sempre pronto a stupire.
    Bel blog, mi piace, se vuoi vieni a leggere qualcosa sul mio: l'argomento dovrebbe essere simile http://ilpopolodelpallone.blogspot.it/

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